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La Terapia della balbuzie - Introduzione

Questo articolo è stato tradotto e adattato alla situazione italiana dai siti esteri che sono elencati nella relativa Sezione.

Struttura di un neurone

Premessa: recenti ricerche hanno dimostrato che la balbuzie è più un disturbo neurologico che un disturbo psicologico primario, che colpisce aree del cervello coinvolte nell´udito e nel linguaggio. Solitamente compare presto, appena il bambino inizia a parlare o subito dopo.

L´impatto della balbuzie è generalmente sottovalutato. Anche una balbuzie apparentemente "lieve" può avere significative conseguenze psicologiche e sociali a lungo termine. Il cosiddetto "balbuziente nascosto", per esempio, lotta continuamente per tentare di sostituire al volo parole "difficili" con parole "facili", terrorizzato nel momento in cui una parola non può essere sostituita, come per esempio mentre legge ad alta voce o si presenta, momenti in cui la sua balbuzie verrà "palesata".

Recenti studi indicano che l´intervento precoce è di importanza cruciale per il recupero del balbuziente, consentendo di "resettare" i collegamenti neurologici ancora malleabili e in corso di sviluppo nei bambini piccoli.

Anche se una buona parte dei bambini potranno smettere di balbettare col tempo, l’attesa può pregiudicare l’opportunità di ottenere il massimo vantaggio dalla terapia, visto che i collegamenti irregolari potranno essere cancellati con maggiore difficoltà. Non vi è nessuna "cura" a lungo termine seriamente “sicura” per la balbuzie, una volta che l´individuo ha raggiunto l´adolescenza.

I bambini che abbiano iniziato a balbettare dovrebbero essere immediatamente mandati da uno specialista del linguaggio per degli accertamenti.

L’obiettivo di una terapia è aiutare le persone che balbettano a parlare più fluentemente possibile

La terapia: per i bambini in età prescolare, l’obiettivo è aiutarli a parlare più fluentemente possibile, di modo che abbiano minori probabilità di sviluppare una balbuzie cronica. Invece per il bambino in età scolare che ha già una balbuzie strutturata, è importante riconoscere che migliorare la fluenza fa parte della terapia, ma non ne è la componente esclusiva. Il fine ultimo della terapia non è semplicemente la fluenza verbale: è avere una buona comunicazione complessiva.

Gli obiettivi sono assistere il bambino nel miglioramento della sua fluenza, prevenendo allo stesso tempo lo sviluppo di emozioni negative che possono intaccare la sua possibilità di ottenete il massimo dalla vita. Questo significa che anche quando il bambino non dovesse riuscire a parlare del tutto fluentemente, deve poterlo fare liberamente.

Quindi, gli elementi che compongono una terapia per la balbuzie efficace sono diversi: bisogna occuparsi della parola del bambino, delle sue idee e dei suoi sentimenti, e dell’impatto che ha la balbuzie nella capacità del bambino di poter godere quotidianamente e concretamente della sua vita.

Non si può quindi considerare la logopedia come la cura risolutiva per la balbuzie nei bambini in età pre-scolare. È piuttosto un processo che aiuta il bambino a cambiare la sua parola e la sua comunicazione col procedere del tempo. Una terapia logopedica appropriata può aiutare il bambino che balbetta a tenere la parola sotto controllo e ad ottenere cambiamenti positivi nel lungo periodo.

La parola: le maggiori possibilità di una completa guarigione dalla balbuzie si hanno nei bambini in età prescolare. Può essere adottato un approccio terapeutico indiretto orientato a incoraggiare i bambini a parlare "dolce", anziché "a scossoni". I bambini sono elogiati quando parlano "dolce" intenzionalmente. Mentre non si esprime alcun giudizio negativo sul parlare a scossoni, viene semplicemente suggerito che il parlare dolce, che anche loro sono in grado di utilizzare, è più facile e gradevole. È il bambino che gestisce i suoi tentativi di parlare dolce, non gli vengono date istruzioni e ci si limita a lodarlo quando adopera questa pratica.

Per bambini più grandi che sono più consci della loro balbuzie, l’aspetto della terapia incentrato sul parlare può essere diretto verso l’uso di "traguardi" per affrontare meglio i momenti di disfluenza e per parlare in un modo che sia più funzionale alla fluenza. Di questi traguardi possono far parte il parlare in un certo modo, per esempio con un ritmo controllato, allungare la sillaba iniziale delle parole, sciogliere gradualmente la tensione sulla gola, la bocca, le labbra per superare i blocchi, o iniziare con una voce soffice e fluida. Mano a mano che il bambino diviene più abile e sicuro nei suoi traguardi, deve provare a usarli progressivamente in situazioni più impegnative. Da notare che queste strategie non sono le sole componenti importanti della terapia: ne rappresentano semplicemente la parte incentrata sull’aiutare il bambino a migliorare la sua fluenza.

Pensieri, sentimenti, emozioni: la maggior parte dei bambini consapevoli della loro balbuzie se ne vergognano, in parte perché la trovano difficile o impossibile da controllare. Questi sentimenti, che possono essere esacerbati dallo scherno degli altri, possono creare un’ansia e una tensione muscolare notevoli che portano a una balbuzie più grave. Il parlare e la paura di balbettare vengono generalizzati ad altre situazioni. A volte esperienze negative nel parlare in situazioni specifiche creano paure o "blocchi mentali". Molti bambini reagiscono sottraendosi alle situazioni sociali, mentre altri esprimono i loro sentimenti con ostentazione oppure diventando gli "scemi della classe". Le paure e le idee del bambino sulla sua balbuzie contribuiscono ad aumentare le probabilità di balbettare di più. Perciò, una terapia per la balbuzie completa deve comprendere degli elementi che affrontino questi timori, di modo che il bambino impari a far fronte efficacemente alla sua balbuzie, in modo che non vi reagisca causando maggiori interruzioni nella sua capacità di comunicare.

Impatto della balbuzie: a causa dell’effetto che la balbuzie ha sulla comunicazione, il bambino che balbetta può provare delle difficoltà in varie fasi della sua vita. Questi problemi possono comprendere ostacoli a una piena e attiva partecipazione ad attività sociali e educative. I bambini che balbettano spesso soffrono lo scherno dei compagni e altre pene sociali, e questo potrebbe ulteriormente contribuire alle difficoltà del bambino nell´interagire con gli altri. Se questi aspetti della balbuzie non vengono trattati, il bambino potrebbe sviluppare una serie di problemi sociali nell’adolescenza. Il contesto scolastico può essere particolarmente difficile per i bambini che balbettano, a causa dell’enfasi posta sulla prestazione orale. I bambini balbuzienti possono decidere di evitare attività sociali e educative, riducendo così i loro successi. L’intervento terapeutico su questi aspetti della balbuzie gioca un ruolo fondamentale nell´aiutare loro e le loro famiglie a superare queste restrizioni, affinché possano comunicare e partecipare alla vita a tutti gli effetti.

Trattare la balbuzie aiuta... l’ideale è intervenire precocemente!

I tipi di trattamento per la balbuzie sono molto cambiati nel corso degli anni. Alcuni consigliavano di ignorare la balbuzie, nella speranza che scomparisse; altri si sono concentrati su alcuni problemi psicologici. Altri ancora consigliavano di re-imparare le basi della produzione del linguaggio. Mentre non c´è un programma di trattamento della balbuzie universalmente accettato, la maggior parte degli esperti in materia sottoscriverebbero le seguenti affermazioni:

  • L’intervento precoce è importante ed efficace. Quando un medico diagnostica la balbuzie in un bambino – o non è sicuro se un’incertezza nel parlare indichi balbuzie o una normale disfluenza – è opportuno e di vitale importanza rivolgersi a uno specialista per una valutazione del caso. Prima viene identificata la balbuzie e prima viene adottata una strategia terapeutica efficace, meno è probabile che il bambino acquisisca reazioni emotive negative alla balbuzie e che provi le conseguenti complicazioni e peggioramenti.
  • Nonostante l´alta percentuale di guarigione riscontrabile nei bambini in età prescolare potrebbe indurre alla tentazione di consigliare i genitori di aspettare e vedere se il bambino elimina il problema crescendo, non vi è nessuna certezza che questo accada. Il 20-40% dei bambini continua a balbettare negli anni della scuola e dell´adolescenza, magari per sempre; il tempo perso durante le prime fasi dello sviluppo del disturbo possono significativamente complicare il quadro di intervento. Per bambini piccoli, il trattamento di uno specialista comprende spesso l´identificazione dei fattori di rischio, informazioni per i genitori, controllo dei possibili fattori ambientali, e correzione dei modelli di produzione del linguaggio. Solitamente queste strategie riscuotono effetti positivi sulla balbuzie e possono aiutare a far tornare il bambino a un normale modello di fluenza.
  • Per i bambini più grandi e gli adolescenti, le strategie terapeutiche devono inoltre includere molto più lavoro diretto sulla produzione della parola e sulle sue tecniche di controllo, come diminuire la velocità dell´eloquio e semplificare i modelli linguistici e di produzione del linguaggio. Alcuni esperti possono inoltre insegnare strategie di auto-monitoraggio e di autocontrollo, oltre all´accettazione e al non-evitamento delle situazioni di balbuzie e di parola. Simili strategie sono usate con gli adulti e con gli adolescenti, e possono a volte comprendere il supporto di dispositivi di feedback elettronico.
  • Col passare del tempo, strategie di intervento radicalmente diverse possono apparire nella letteratura specializzata e sui media. Così come per il trattamento di qualsiasi disturbo, queste strategie dovrebbero essere valutate con la considerazione di basi empiriche. Gli specialisti del settore possono spesso offrire consigli e assistenza riguardo a nuovi approcci terapeutici.